Arieggiatura del prato, perché farla e perchè usare anche il rigeneratore
Della cura del prato ne avevamo già parlato, ma è bene soffermarsi sull'arieggiatore.
Nel corso dell'anno tagli d'erba, semine, piogge, muschi, creano uno stato di detriti e muschi sulla superficie del terreno che ne ostacolano la respirazione e, soprattutto, durante l'inverno muoiono e si compattano. Quando la brutta stagione finisce e, come in questo periodo, compaiono le prime giornate di sole e di caldo, il prato rinasce di colpo e cerca di farlo in tutti i modi.
Si può dire "Ma lo stelo d'erba pur spacca l'asfalto, perché dovrei arieggiare?". Non c'è risposta a questa domanda, semplicemente perché non ha senso. Perché cambi la batteria dell'auto invece di farti spingere per accenderla?
Il nostro arieggiatore Bluebird è un arieggiatore puro: il suo sistema di lamelle mobili a sezione quadrangolare sono pensate per grattare la superficie del prato allo scopo di grattare, sradicare, estirpare muschi, residui di erba tagliata, erba morta, foglie, materiale vegetale decomposto che sebbene spesso invisibile comunque crea una scudo sopra al terreno diminuendo la potenza dei raggi del sole e l'assorbimento di acqua.
L'arieggiatore non taglia il terreno: se lo facesse, schiaccerebbe questi residui e li porterebbe sotto la terra. Il suo scopo invece è proprio grattare questo materiale per smuoverlo e staccarlo in modo che possa successivamente essere aspirato e rimosso.
L'operazione va fatta in primavera perché da questa stagione il sole comincia a irradiare il prato e questo comincia ad assumere nutrimento e deve poterlo fare senza impedimenti.
Prima di arieggiare sarebbe spianare spianare il prato col rullo da giardino per eliminare irregolarità nel terreno, in modo da aiutare l'arieggiatore ad avanzare in maniera uniforme sopra il manto erboso.
Successivamente all'arieggiatura, dopo ovviamente aver per bene aspiratore tutto il materiale rimosso - e vi stupirete di quanto scarto troverete! - si può procedere a concimare il prato ed eventualmente - anzi, preferibilmente - a fare una semina utilizzando il rigeneratore Bluebird che deposita il seme non in superficie, ma appena sotto, nonché il suo sistema di lame fisse e a sezione tagliente permette di effettuare dei tagli nella terra che la apriranno leggermente aiutandola a respirare.
Il rigeneratore infatti è un articolo simile all'arieggiatore, non per niente anche esteticamente sono quasi uguali perché ciò che cambia, oltre al fatto di avere il serbatoio con ghiera per la semina, sono le lami: nel rigeneratore infatti sono vere e proprio lame ovvero fisse e non a sezione quadrangolare ma affilate più simili a coltelli. Il suo scopo non sarà infatti lavorare in superficie ma letteralmente effettuare dei tagli nel terreno per aprirne delle "ferite" dentro cui finirà buona parte dei semi che durante l'avanzamento vengono rilasciati dal suo serbatoio. Abbiamo quindi due risultati: 1) il seme è agevolato a finire appena sotto il livello del terreno, e non in superficie, e la sua germogliazione sarà agevolata; 2) il terreno aperto dalle lame più respirare meglio e assumere nutrimento.
Dopo la rigenerazione, sarà bene innaffiare abbondantemente il prato, i tagli prodotti dalle lame faranno andare l'acqua più a fondo nel terreno, e i tagli stessi, per il rigonfiamento della terra bagnata, si richiuderanno avvolgendo il seme e dando l'avvio alla sua germogliazione.
Ovviamente, affinché l'azione del rigeneratore sia perfetta sarà bene prima di operare arieggiare per ripulire la superficie del terreno ed evitare che le lame del rigeneratore, all'atto di tagliare la terra, schiaccino in profondità muschio o residui di precedenti tagli o sporco in genere.
Segnaliamo anche un articolo in merito all'arieggiatura su blog.italnolo.it
Notizia pubblicata il 27/03/2019
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